PromLombardia: Si conclude un’era e si apre un nuovo ciclo per il Sancolombano
Si conclude un’era e si apre un nuovo ciclo per il Sancolombano. Tino Cornaggia, il “deus ex machina” della squadra sin dal lontano 1978, ha annunciato ufficialmente che alla fine della stagione corrente, il 30 giugno, abdicherà al ruolo di amministratore delegato del club collinare dopo quasi cinquant’anni di servizio onorato. I futuri dirigenti (chiamati a ereditare un peso considerevole) saranno annunciati in seguito, ma nel frattempo l’Asd Sancolombano Calcio ha riorganizzato massicciamente la struttura societaria, gettando solide basi per riportare il club ai fasti del passato e proiettarlo, al contempo, verso un futuro di entusiasmo rinnovato.
Tra le novità, ritorna nell’organico societario l’imprenditore edile banino Giuseppe Bossi (già vicepresidente negli anni dell’interregionale), che assume il ruolo di direttore generale. Inoltre, confermato il ritorno di Marco Dalcerri, bandiera storica del club, che ricoprirà il ruolo di responsabile tecnico dell’agonistica, affiancato da Andrea Coldani. Per quanto riguarda l’ala amministrativa, le funzioni di segreteria saranno gestite da Cristina Cornaggia, figura imprescindibile che ha sempre operato dietro le quinte con dedizione e competenza burocratica.
Ma la novità più interessante riguarda l’ingresso nei quadri dirigenziali dell’ex calciatore professionista Mattia Marchesetti (classe 1983), una vecchia conoscenza del calcio locale. Marchesetti, noto per le sue esperienze con Cremonese, Chievo Verona e Sampdoria, si unisce al Sancolombano nel ruolo di supervisore tecnico del club, portando la sua vasta esperienza calcistica con l’obiettivo di potenziare la filiera giovanile e sollevare il club verso nuovi traguardi di qualità.
Ma non finisce qui: è stata annunciata la partecipazione di Andrea Ciceri alla convenzione con la società Calciolandia, con la prospettiva di una nuova edizione del camp estivo calcistico. Questi sono solo i primi passi significativi del nuovo team azulgrana, che dimostra fin da subito grande intraprendenza e senso di appartenenza territoriale, con l’obiettivo di risollevare le sorti del Sancolombano.