Gilbert Bodart, ex portiere di 61 anni del Brescia e della nazionale belga, sta affrontando un momento estremamente difficile. È stato arrestato dopo un tentativo di suicidio, durante il quale si è gettato da un ponte. Questo gesto era stato preannunciato tramite un post drammatico su Facebook, nel quale aveva detto addio ai suoi figli e ringraziato la giustizia per aver avuto la sua morte sulla coscienza.
L’ex portiere tra le altre di Bordeaux, Standard Liegi ed anche Ravenna in Italia, nonché della Nazionale del Belgio tra il 1986 e il 1996, lunedì scorso, è stato salvato dai vigili del fuoco dopo essere stato trovato nel fiume Mosa, e successivamente è stato portato in ospedale e poi nel carcere di Huy per via di una precedente condanna. L’avvocato di Bodart ha riferito che il suo cliente era oggetto di un ordine di arresto emesso dalla Corte d’appello di Liegi, senza specificare il motivo o la sentenza.
L’avvocato di Bodart ha aggiunto di volere che quanto prima al suo cliente venga messo un braccialetto elettronico per poter uscire di prigione. Nonostante abbia attraversato un momento difficile, Bodart è determinato a combattere e difendersi dalle accuse mosse contro di lui.
Questo episodio tragico è solo l’ultimo di una serie di problemi che Bodart ha affrontato negli ultimi anni, inclusi problemi finanziari legati al gioco d’azzardo e accuse di violenza domestica. La sua vita sembra segnata da demoni che sembrano non avere fine.